TERRA FRAGILE

Il Documentario

Terra Fragile parla del cibo come intimo punto di incontro tra uomo e natura. È il racconto del mio viaggio, dalla Puglia alle Alpi, nell’immenso patrimonio alimentare italiano. Sono Fabrizio Zanotti, sono nato nel 1974 in Valle Camonica. Mio nonno paterno era un agricoltore e allevatore mentre quello materno era, come si usa dire, un “metalmezzadro” (alternava ai turni in fabbrica l’autoproduzione di cibo) . Nel mio retaggio c’è il mondo agricolo delle Alpi e nei primi decenni della mia vita il cibo ha ricoperto un ruolo davvero importante in quelli che definisco riti di comunità e familiari. 

Da qui parte il mio viaggio, da una domanda: quanto resta oggi di quell’Italia che ho imparato a conoscere e, soprattutto, quale valore diamo oggi in Italia al cibo. Ne esce un viaggio che racconta la tensione tra processi di produzione industriali ed il mondo degli agricoltori resilienti che applicano metodi di produzione che non impattano sull’ambiente. Il viaggio si sviluppa in più livelli, dallo sguardo sui metodi di produzione si passa via via al racconto di come, anche attraverso il cibo, creiamo legami con il nostro ambiente sino a sondare i meccanismi alla base della vita stessa. Si scopre che stiamo minando il nostro futuro, impoverendo ed avvelenando la terra e chi la abita.

C’è però anche molta speranza: esistono persone che stanno provando a cambiare il nostro mondo partendo proprio dalla produzione del cibo.

I 60 minuti di documentario portano in scena solo il 30% del girato, frutto di una selezione incisiva e tutt’altro che facile.

Sono molti gli agricoltori che ho incontrato, e non tutti sono riuscito ad inserirli nel documentario. Agricoltori che a mio avviso rappresentano  presidi di tutela della biodiversità. Tra questi ci sono: Matteo Mazzola di Saulzano, Jonni Fendi di Teglio, Marco Osti in Valsporeggio, Leonardo Angelone di Policoro, Saverio Petrilli e Federico Martinelli di Lucca, Andrea Bezzi di Ponte di Legno, Vito Rocco Terraco di Bernalda, Pino Mele di Policoro, la Famiglia Ianello di Cancellara. Ci sono poi le tante associazioni, cooperative e consorzi. Alcuni di loro, complice la vicinanza geografica, continuo a frequentarli ancora oggi.  Apprezzo davvero molto il lavoro di tutti loro: hanno sacrificato il profitto immediato per progetti a più lungo termine, investendo enormi energie al fine di tutelare la biodiversità e l’ambiente.

Ultimato nel 2023, “Terra Fragile” sta riscuotendo un successo significativo anche nei festival internazionali di cinema indipendente. Al film è stato infatti attribuito il titolo di Award Winner allo Hong Kong Indie Film Festival e al Berlin Indie Film Festival. Si è classificato come semifinalista al prestigioso European Cinematography AWARDS (ECA), e al Madrid Arthouse Film Festival. Ha inoltre raggiunto i quarti di finale al Vancouver International Movie Awards. 

Per approfondire